Matilde
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Tante sono le influenze che il Mediterraneo ha esercitato e che tuttora esercita.
La chiusura del collegamento con l’oceano Atlantico – 5,5 milioni di anni fa – determinò un forte abbassamento del livello del mare Mediterraneo. Fu in questo momento che tutti i fiumi, del bacino idrografico dell’Adige, operarono una forte azione erosiva per raggiungere il livello del mare. Quando nel Pliocene si ripristinò il collegamento tra mare ed oceano, l’acqua marina invase le profonde valli, oramai scavate, depositando sedimenti d’argilla. Solo successivamente questa ampia vallata venne occupata dai ghiacciai che modellarono il fondo e i versanti, tra cui la zona di Cavaion Veronese, una posizione strategica che collega l’area mediterranea con quella mitteleuropea. Una zona da sempre rinomata per la produzione di vino, le cui prime testimonianze di coltivazione della vite da uva e da vino risalgono al VIII e VII secolo a.c.. Qui infatti, e in generale in tutta la regione gardesana, vi sono le condizioni climatiche e il terreno adatto per la crescita della vite. Non si conosce chi abbia introdotto codesta pianta in questa zona né quando. Ci sono però testimonianze che già nel I secolo il vino gardesano era noto agli antichi romani con il nome di vino Retico. I vini del Garda, in particolare di sponda veronesi sono ancora oggi pregiati e ricercati.
Matilde è nata qui, sulla sponda veronese del lago di Garda, nel cuore della zona di produzione del Bardolino, laddove l’argilla del mar Mediterraneo sedimentò. Quella terra che lei ama “ogni metro diversa”.
Matilde è una roccia. Una corazza dura con un cuore sensibile come spesso accade. Sanguina ma non si spezza. La sua resilienza l’aiuta a vivere nella sua terra, un territorio fortemente ancorato nel suo cuore che si esprime a traverso i suoi vini e che la fa sognare - ancora oggi- come una ragazzina.
Nota: Matilde Poggi è proprietaria della azienda agricola “Le Fraghe” e presidente della FIVI
(Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti).
La chiusura del collegamento con l’oceano Atlantico – 5,5 milioni di anni fa – determinò un forte abbassamento del livello del mare Mediterraneo. Fu in questo momento che tutti i fiumi, del bacino idrografico dell’Adige, operarono una forte azione erosiva per raggiungere il livello del mare. Quando nel Pliocene si ripristinò il collegamento tra mare ed oceano, l’acqua marina invase le profonde valli, oramai scavate, depositando sedimenti d’argilla. Solo successivamente questa ampia vallata venne occupata dai ghiacciai che modellarono il fondo e i versanti, tra cui la zona di Cavaion Veronese, una posizione strategica che collega l’area mediterranea con quella mitteleuropea. Una zona da sempre rinomata per la produzione di vino, le cui prime testimonianze di coltivazione della vite da uva e da vino risalgono al VIII e VII secolo a.c.. Qui infatti, e in generale in tutta la regione gardesana, vi sono le condizioni climatiche e il terreno adatto per la crescita della vite. Non si conosce chi abbia introdotto codesta pianta in questa zona né quando. Ci sono però testimonianze che già nel I secolo il vino gardesano era noto agli antichi romani con il nome di vino Retico. I vini del Garda, in particolare di sponda veronesi sono ancora oggi pregiati e ricercati.
Matilde è nata qui, sulla sponda veronese del lago di Garda, nel cuore della zona di produzione del Bardolino, laddove l’argilla del mar Mediterraneo sedimentò. Quella terra che lei ama “ogni metro diversa”.
Matilde è una roccia. Una corazza dura con un cuore sensibile come spesso accade. Sanguina ma non si spezza. La sua resilienza l’aiuta a vivere nella sua terra, un territorio fortemente ancorato nel suo cuore che si esprime a traverso i suoi vini e che la fa sognare - ancora oggi- come una ragazzina.
Nota: Matilde Poggi è proprietaria della azienda agricola “Le Fraghe” e presidente della FIVI
(Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti).