The Village
by
Catalina Isabel Nucera
C’è un villaggio circondato da boschi nell’estremo sud della Bielorussia. Proprio vicino alla frontiera ucraina, dritto nel cuore della “zona d’esclusione” che circonda Chernobyl: trentatré anni dopo il disastro nucleare del 26 aprile 1986, la sua terra ha una contaminazione di 31 curie per chilometro quadrato, i suoi abitanti - 312, compresi 88 bambini - hanno in corpo ben più di un millisievert (unità di misura dell’energia radioattiva assorbita da organi e tessuti umani), oltre la norma. Eppure non c’è traccia di controlli o di posti di blocco.
Questo villaggio esiste solo per la sua gente. Per tutti gli altri, è un luogo fantasma: troppo contaminato per continuare ad essere abitato.
Kirov è il teatro di una fiaba nera: nella scuola, in chiesa, nelle case con gli steccati dipinti in colori accesi, spostate appena qualche metro più in là del punto in cui sorgevano prima del disastro, si respira un’energia misteriosa e impalpabile.
Kirov contiene un segreto: come e perché si sceglie di sopravvivere in un luogo di morte?
Kirov è un luogo fuori dal tempo: il passato, qui, è troppo pesante da ricordare, e il futuro troppo difficile da immaginare: quali saranno, negli anni, le conseguenze della contaminazione sulla salute di questa gente? Il ricordo del disastro rimane nei documenti ufficiali, nei barattoli delle conserve stipati nelle dispense, nel tessuto carnoso dei funghi contaminati da cesio 137 e stronzio 90 che a Kirov la gente ama raccogliere e mangiare, ma sbiadisce dalla memoria di chi, per continuare a vivere, preferisce dimenticare.
Uno sguardo sulla resilienza e l’ostinazione di chi, in questo villaggio sulla soglia dell’impossibile, continua a vivere, seppellendo in questa terra i propri morti e piantando in questa terra i propri semi, come se questo fosse l’unico luogo possibile da chiamare “casa”.
Il libro pubblicato nel 2019 ha avuto il seguente percorso:.
È stato selezionato ad Arles, per la mostra del 2019, e una copia è negli archivi della Ecole Nationale Superieure de la photographie Arles (Francia)
Una copia è nel nuovo archivio fotografico di Photolux è negli archivi della sede Fiaf di Bibbiena.
Pubblicata recensione nella rivista Il Fotografo.
Pubblicata recensione in Foto Cult
Pubblicata intervista e selezione fotografie nella rivista Archivio.
Pubblicate online una selezione di fotografie in Perimetro
2019 Nel Festival Photolux ha ricevuto il premio proiezione di una selezione di immagini al festival Luz del Norte, Messico.
2020 mostra fotografia nel Bifoto Festival di Sardegna con una selezione di fotografie di The Village (mostra permanente)
Il libro è stato presentato nei festival: Sifest e nel Colorno Photolife .Oltre s diversi circoli, biblioteche e club fiaf, istituzioni comunali e Musei.
Mostra e presentazione a Guastalla nella Torre Civica con il patrocinio della libreria Kaffeklubben ed il Comune di Guastalla.
Presentazione del libro e mostra fotografica nella sede Comunale di San Polo di Torrile (Pr) 8.10.22 al 22.11.22
Questo villaggio esiste solo per la sua gente. Per tutti gli altri, è un luogo fantasma: troppo contaminato per continuare ad essere abitato.
Kirov è il teatro di una fiaba nera: nella scuola, in chiesa, nelle case con gli steccati dipinti in colori accesi, spostate appena qualche metro più in là del punto in cui sorgevano prima del disastro, si respira un’energia misteriosa e impalpabile.
Kirov contiene un segreto: come e perché si sceglie di sopravvivere in un luogo di morte?
Kirov è un luogo fuori dal tempo: il passato, qui, è troppo pesante da ricordare, e il futuro troppo difficile da immaginare: quali saranno, negli anni, le conseguenze della contaminazione sulla salute di questa gente? Il ricordo del disastro rimane nei documenti ufficiali, nei barattoli delle conserve stipati nelle dispense, nel tessuto carnoso dei funghi contaminati da cesio 137 e stronzio 90 che a Kirov la gente ama raccogliere e mangiare, ma sbiadisce dalla memoria di chi, per continuare a vivere, preferisce dimenticare.
Uno sguardo sulla resilienza e l’ostinazione di chi, in questo villaggio sulla soglia dell’impossibile, continua a vivere, seppellendo in questa terra i propri morti e piantando in questa terra i propri semi, come se questo fosse l’unico luogo possibile da chiamare “casa”.
Il libro pubblicato nel 2019 ha avuto il seguente percorso:.
È stato selezionato ad Arles, per la mostra del 2019, e una copia è negli archivi della Ecole Nationale Superieure de la photographie Arles (Francia)
Una copia è nel nuovo archivio fotografico di Photolux è negli archivi della sede Fiaf di Bibbiena.
Pubblicata recensione nella rivista Il Fotografo.
Pubblicata recensione in Foto Cult
Pubblicata intervista e selezione fotografie nella rivista Archivio.
Pubblicate online una selezione di fotografie in Perimetro
2019 Nel Festival Photolux ha ricevuto il premio proiezione di una selezione di immagini al festival Luz del Norte, Messico.
2020 mostra fotografia nel Bifoto Festival di Sardegna con una selezione di fotografie di The Village (mostra permanente)
Il libro è stato presentato nei festival: Sifest e nel Colorno Photolife .Oltre s diversi circoli, biblioteche e club fiaf, istituzioni comunali e Musei.
Mostra e presentazione a Guastalla nella Torre Civica con il patrocinio della libreria Kaffeklubben ed il Comune di Guastalla.
Presentazione del libro e mostra fotografica nella sede Comunale di San Polo di Torrile (Pr) 8.10.22 al 22.11.22
ISBN 9786009877317
BOOK COST 28,00 €
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Format 16,5 x 22 cm - 128 pages 75 four-color images Bookmark with red filter for hidden text. First edition of 500 numbered and signed A book curated by DER*LAB Book Project Irene Alison Art direction Alessandra Pasquarelli Production Antonella Sava Communication Roberta Bertini |