Blog a cura di Catalina Isabel Nucera
Scrivere oggi di luoghi da poter visitare può essere piacevole per alcuni e controproducente per altri secondo in quale “colore pandemico” ci tocca vivere. Nella speranza che in qualche maniera si possa riprendere a viaggiare, oggi vi racconto alcune cose di Urbino. Dico alcune cose nel senso che è quello che personalmente ho trovato affascinante di questo scrigno d’arte nella parte settentrionale della regione Marche. Urbino, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, una cittadina collinare a pochi chilometri della costa adriatica è l’incarnazione del sogno di Federico da Montefeltro: la città ideale del Rinascimento. Raggiunse il suo splendore nel XV secolo e tuttora oggi è sede di un’università fondata nel 1506. Come vi dicevo uno dei luoghi affascinanti di questa cittadina e che magari molti si lasciano sfuggire, è senza dubbio l’Oratorio di San Giovanni. L’edificio, in origine era un ospedale risalente al 1365. Credo che oltre ad essere un capolavoro, gioca anche l’effetto sorpresa se non si è documentati prima. Attraversando la facciata gotica restaurata nei primi del Novecento ci si trova davanti ad affreschi spettacolari, realizzati intorno al 1400 dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino. Il tardogotico o gotico internazionale è stato qui ampiamente realizzato essendo i fratelli Salimbeni gli esponenti più rinomati nelle Marche. Questo stile pittorico è considerato l’anello di collegamento tra la pittura medievale e la nuova arte rinascimentale. Una sorta di confluenza di piante e animali assolutamente realistici con figure umane stilizzate. Uno stile contradittorio ma di grande effetto nel quale gli autori hanno saputo destreggiarsi creando questa meravigliosa opera d'arte. La Crocifissione, drammatica e magnifica, che ricopre l’intera parete dell’abside, colpisce subito lo spettatore nonostante la sua iconografia classica. Le tre croci con Gesù al centro ed i ladri ai lati ci porta poi piano piano a scoprire la scena della Passione di Cristo. Gli infiniti dettagli di persone, cavalli, bambini, angeli, arricchiscono la scena dando un senso di grande fermento. La parete di destra, invece, rappresenta le scene della vita di San Giovanni Battista di cui prende il nome l’Oratorio. I nove riquadri hanno toni meno drammatici ma comunque la squisita raffinatezza con cui i fratelli Salimbeni riescono a raccontare le vicissitudini del Battista lasciano un senso di profonda ammirazione ed è qui che mi sono persa a fotografare piccoli dettagli pieni di significato e colore che letteralmente hanno rapito la mia attenzione. Un altro luogo, ovviamente più visitato perché simbolo della città intera è il Palazzo Ducale. Qui voglio solo ricordare gli architetti che ebbero l’onore di progettare uno dei palazzi più eccelsi dell’epoca rinascimentale e sono: il dalmata Luciano Laurana, il fiorentino Maso di Bartolomeo e il senese Francesco di Giorgio Martini. La volta che visitai Urbino, nel Cortile d’Onore cuore del Palazzo c’era in mostra con le sue sculture contemporanee l’artista britannico Tony Cragg. La fotografia ritrae la sua Elliptical Column. Il Palazzo Ducale oggi ospita la Galleria Nazionale delle Marche. La Galleria si estende per un totale di ben 80 ambienti finora recuperati tra il primo ed il secondo piano. Di tutte le sale e stanze voglio raccontarvi di una in speciale: la Sala dell’Angelo, la più suntuosa, custodisce alcuni capolavori del Rinascimento tra cui La Città Ideale. Mi colpì molto questa immagine. La perfezione del dipinto fa in modo d’incollare lo spettatore a guardarlo per un tempo indefinito. E non per niente questa tempera su tavola di esattamente 67,7 x 239.4 cm è simbolo del Rinascimento Italiano. Da autore sconosciuto databile tra il 1470 e il 1490 è stata attribuita alternativamente a diversi tra cui a Piero della Francesca e anche agli stessi architetti Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. Una curiosità, esistono altri due dipinti diversi attribuiti alla stessa mano urbinate e sono la Città Ideale di Baltimora e la Città Ideale di Berlino. Il mio racconto, per il momento finisce qui. Spero abbia destato il vostro interesse e ci vediamo alla prossima! Lascia un commento. Mi aiuterà sapere che sei li.
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Febbraio 2021
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