Blog a cura di Catalina Isabel Nucera
Una frase mi ha colpito molto: «Mi ero accorto di non conoscere l’Italia se non attraverso dei libri o dei preconcetti, e mi pareva che un paziente inoltrarmi nei luoghi, nelle persone, negli interessi di tutta questa gente che aveva tante cose in comune con me, fosse il solo modo per cercare, goccia nel mare, di entrare nella storia». (Cesare Zavattini, lettera del 26 marzo 1958, da Una, cento, mille lettere) Ed è questo che ho sentito: l’addentrarsi nei luoghi, nelle persone, nei racconti. Una iniziativa piacevole che oltre ad averci fatto percorrere i luoghi cittadini, ci ha portato anche in riva al Po; precisamente nella curva 18, laddove se pensi che guardando il corso del fiume stai guardando a est, perderai la bussola perché in questo punto la provincia di Mantova non è più a nord? Mi sono persa anch’io. Qui ci aspettava l’aperitivo, offerto da altri volontari, proprietari della baracca realizzata con una vecchia cella frigorifera. Un momento incantevole, al tramonto, con il fiume che scorreva accanto e che piano piano diventava argento nell’imbrunire. Le parole galleggiavano nell’aria e lentamente si scioglievano nell’udito per poi arrivare al cuore. Più tardi – per chi aveva prenotato – ci aspettava la cena Zavattiniana. E quale miglior luogo che il ristorante preferito di Za? Il Nizzoli di Villastrada di Dosolo mi ha piacevolmente sorpresa, pieno zeppo di quadri, fotografie, cimeli, che ricordano chi è passato e si è fermato qui. Un menù particolare, quello di Za, ma squisito dalla prima pietanza all’ultima. Tutto frutto di una sua ricerca personale che il ristorante esegue per omaggiarlo anche dall’insegnamento culinario ricevuto, tra cui un risotto alla zucca – semplice – ma se fai un foro al centro e gli aggiungi un goccio di brandy, ecco che diventa zavattiniano! Una giornata che non dimenticherò, fa parte dei quei momenti che – per qualche ragione che non conosco – mi resterà indelebile nella memoria.
Grazie al Centro Culturale Zavattini di Luzzara per l’organizzazione dell’evento, in special modo a Simone Terzi ed Elena Lupi ed a tutti i volontari che ci hanno donato questa piacevole esperienza. Lascia un commento. Mi aiuterà sapere che sei li.
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Febbraio 2021
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