Blog a cura di Catalina Isabel Nucera
Ho avuto il piacere di conoscere l’isola di Marettimo nel settembre del 2020. Come un miraggio in mezzo all’attuale pandemia, arrivò l’invito per partecipare alla celebrazione del matrimonio di una coppia di amici, Manuela e Davide, che si sarebbe svolto proprio su quell’isola. Tanta fu la mia sorpresa nell’apprendere dove avrebbe avuto luogo la cerimonia. Mi sono chiesta cosa avesse colpito loro di questo posto per decidere di fare una cerimonia nuziale così lontano da casa. Perciò, con il mio solito spirito esplorativo, decisi di non perdermi la possibilità di dare sfogo alla mia curiosità e decisi di partecipare a questa nuova esperienza che mi avrebbe regalato il piacere di condividere un momento particolare con cari amici. L’isola mi accolse nel primo pomeriggio e fu subito incanto. Marettimo, che secondo alcuni studiosi sarebbe proprio Itaca, l’isola di Ulisse descritta dal Poeta Omero, era lì, in attesa di ogni viaggiatore portato dall’aliscafo. Al mio arrivo aleggiava un’aria particolare, un intenso profumo di timo mescolato all’odore del mare. Una sorta di elisir che mi fece immediatamente sentire in armonia, fuori dal tempo, in una dimensione di intima percezione del sé Sull’isola non ci sono macchine, solo qualche jeep autorizzata. Il paesino incontaminato, fatto di case bianche con infissi azzurri, si gira in pochi minuti. Il resto è mare e montagna selvaggia, una meraviglia da esplorare a piedi o in barca, in una continua estasi di armonia ed esplosione dei sensi. Così, insieme al resto degli invitati, una volta designato il Bar Tramontana come punto di ritrovo per i nostri incontri, ci siamo lanciati subito nell’esplorazione dell’isola. Da una condizione di completi sconosciuti all’inizio, riuscimmo a a fare gruppo e il divertimento fu assicurato. Dopo le prime fasi esplorative, arrivò finalmente il momento della tanto attesa cerimonia. Il matrimonio si celebrò di venerdì ore 17.00. La sposa si presentò in abito di pizzo con top in stile provenzale e gonna a campana, qualche perla nei capelli raccolti e un paio di classiche scarpe décolleté bianche ai piedi. Semplice ma di effetto. Lo sposo, invece, in abito bianco di cotone con maglietta gialla e sneakers bianche ai piedi. Uno stile informale. Adatto all’isola e in perfetta sintonia con lo sposo. Per l’ora stabilita la sposa giunse con le sue damigelle in un’ape car allestita per l’occorrenza. Nella piccola stanza dove il Comune celebra gli sposalizi lo spazio era solo per parenti molto stretti. Noi tutti invitati siamo rimasti fuori nel vicolo in attesa e sbirciando. Dopo il rito nuziale ci siamo trasferiti al molo, anche lui allestito, per uno scambio di promesse degli sposi. Un modo ben pensato per far partecipi anche tutti noi a questo gioioso evento. Più tardi con i dolci ritmi lenti isolani, gli sposi si avviarono a farsi le fotografie di rito in diversi angoli d’isola e noi verso un ristorante (Il Veliero) affacciato al mare in un tramonto spettacolare. Poi menù isolano, tanta musica e danze fino a mezzanotte. Marettimo è la più occidentale delle isole Egadi in Sicilia. Grazie allo scarso impatto dell’uomo sull’ambiente l’isola conserva un patrimonio faunistico e vegetativo di notevole ricchezza e rarità. Questa peculiarità ne fa una meta ricercata per gli amanti del trekking e della natura. Ebbe molte influenze ad iniziare dai romani, l’invasione dei vandali, dei bizantini, dei saraceni, gli arabi e infine i cristiani. Così dei diversi periodi rimangono le “Case Romane”, la chiesetta bizantina, il Castello di Punta Troia e altri reperti archeologici. Il castello di Punta Troia è sito nell’omonimo promontorio a strapiombo sul mare da dove si gode una vista spettacolare del mare e dell’isola. Si può raggiungere a piedi in una camminata di circa 3 km o in barca. L’ingresso è gratuito e la mascherina obbligatoria. Sabato mattina, gl’invitati rimasti e gli sposi, abbiamo condiviso una bellissima gita in barca attorno all’isola. Nella nostra giornata in barca abbiamo potuto ammirare l’imponenza dell’isola, per lo più tutta montuosa, insieme alle svariate grotte che si susseguono sulla costa, circa 400 tra sommerse ed emerse. Tra quelle più conosciute abbiamo visitato la grotta del Tuono o del Presepe, la grotta del Camello ognuna con un aneddoto raccontato dal barcaiolo. L’acqua del mare era di un azzurro intenso dal quale nessuno avrebbe mai voluto venirne fuori. Marettimo è un’isola incantata, un sortilegio al cuore. La mia curiosità ebbe le risposte e la mia anima un misto di emozioni in simile magica cornice. Uno di quei momenti che davvero ricorderemo per sempre. Lascia un commento. Mi aiuterà sapere che sei li.
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Febbraio 2021
Categorie |